An interview with Zoran Zivkovic is just posted on Infinite Storie.
”Il Papiro“ è il nome di una raffinata libreria, le cui titolari Vera e Olga fanno di tutto per mettere a proprio agio i clienti. Silenzio, tranquillità, scaffali ricchi di titoli capaci di soddisfare lettori appassionati e molto esigenti, poltrone su cui accomodarsi per meglio pendere visione dei volumi. Questo quadro idilliaco viene sconvolto il giorno in cui l’anziano professor Predrag Todorović , cliente abituale, viene trovato morto su una delle poltrone della libreria. Ma a morire non sarà solo lui. Per l’ispettore di polizia Dejan Lukić, incaricato di svolgere le indagini, si apre un caso all’apparenza irrisolvibile. L’unico indizio su cui lavorare e che accomuna le vittime è il fatto che tutte stavano leggendo lo stesso libro, e che la loro morte sembra non avere alcuna causa naturale. L’attenzione dell’ispettore si concentra quindi su questo introvabile libro, sospettato di essere misteriosamente in grado di uccidere. Ma sarà tutt’altro che facile fare chiarezza. Anche perché l’ispettore ha una strana sensazione, una sorta non tanto di déjà vu, quanto piuttosto di déjà lu. Abbiamo rivolto all’autore, il serbo Zoran Živković, alcune domande sul suo primo romanzo tradotto in Italia, L’ultimo libro.
The whole interview can be found here.